giovedì 6 ottobre 2011

Tra i fumi dello sciroppo, e l'ebbrezza dell'areosol!

Perchè quando ho la febbre, ho la tendenza a piagnucolare?
Innanzitutto si inizia dal dire "perchè sempre a me?", poi la presa di coscienza arriva col pallore spettrale, e le occhiaie violacee, ma poi, prestando la giusta attenzione, vedi delle guance rosse, e due secondi dopo, ti pulsa la testa. La stranezza della mia influenza è sempre la fame. 
Agli individui comuni, la febbre e l'influenza causano, in genere, inappetenza e incapacità di sentire sapori e odori, ecco, alla Principessa scalza, tutto questo non accade, piuttosto, mi viene una fame assassina. E i cibi da malati, "pastina", mele cotte, pesce bollito o simili, diventano per me la cosa più disgustosa di tutte! Devo mangiare con gusto e saporito, se vi elenco il menù della giornata rischiate di sentirvi male, ed avere, al posto mio, un'indigestione.
Per esempio mi sono alzata da tavola, pochi minuti fa, e riprenderei a mangiare subito. Fortuna che l'influenza non mi venga così spesso, altrimenti sarebbe un grave problema da aggiungere alla dieta perennemente incompiuta. 
Mentre sto nel mio letto, col pc tra le gambe, pensando a qualcosa per impegnare la giornata, qualcuno mi dice "non ho mai visto una malata al computer",e può darsi ma che altro c'è da fare? 
Leggere? già fatto
Guardare un film? già fatto, e poi sembra una legge universale, che nel momento in cui stai male, ed hai tutto il tempo del mondo, non fanno un cacchio nè su Sky, nè ovunque.

Cmq l'influenza ti fa riflettere, anche se mette un tocco troppo nostalgico, a codeste riflessioni. Pensi di tutto, dallo sbaglio fatto in 2' elementare, a quello fatto l'altro ieri. Cerchi di capire se ce ne sia uno in particolare, io ne ho selezionati tre nella mia TOP Hundred (ten è troppo riduttivo), ma dei quali non mi azzardo a parlare.
Le pareti celestine a righe della mia stanza mi sorridono, e quel cassetto è troppo vicino per non aprirlo, il cassetto delle lettere, però faccio una cosa inaspettata, lo apro, prendo l'involucro di plastica trasparente, che contiene lettere di amici e amiche, ti fidanzati, di mia madre e mie, e dopo 10 secondi lo rimetto al suo posto.

Non si vive di passato, e delle volte (udite udite) non si vive neanche di presente, delle volte quelle emozioni presenti ( e per questo reali) non meritano credito, ma se ci ponessimo questo interrogativo smetteremmo di vivere, e quindi meglio evitare. Penso, delirio da temperatura troppo alta che domani passerà, che dovremmo vivere di noi prima di tutto, delle emozioni che noi stessi sappiamo darci, non contare sul prossimo troppo. 

Continuerei a scrivere e a straparlare ma mi è venuta fame, e quindi vi lascio, sperando che la febbre, e tutto quello che l'ha scatenata passi presto.

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