martedì 4 ottobre 2011

"Cacchio potresti avere una reazione?"

Siamo lì, tutte insieme, "gli specchi dai quali non posso sottrarmi", e la domanda è solo una,  "ma non hai una reazione?".
Questa volta, come mesi addietro, non ho avuto voglia di prendere il discorso, ho aspettato che fossero loro ad iniziare, non avrei saputo davvero da dove iniziare.
Una verità la continuano a dire, "come fai ad essere così ?" e non trovano nemmeno la parola giusta per definire questo "così". Si chiedono come io non provi rabbia, e provo a spiegare che, ciò che provo in realtà, è peggio della rabbia, è pena.
Rientrata a casa riesco a prendere sonno molto tardi, e nonostante siano ancora le 2 i miei occhi sono sbarrati. Tento di arrabbiarmi, tra le coperte immagino una scena e provo ad arrabbiarmi. Forse ha ragione Stefania, "sembri morta", anche piangere sembra essere diventata una cosa impossibile, vorrei reagire come loro, che da brave amiche si incazzano e odiano come se fossero le dirette interessate. Ma su quel divano riesco a fumare, solo una sigaretta dietro l'altra, provo a spiegare, ma non capiscono, forse perchè da capire non c'è nulla.
Stamani, intorpidita dal sonno, dopo aver studiacchiato un pochino, dopo aver deciso di riprendere in mano il mio francese troppo arrugginito, dopo aver controllato la mail, in attesa della risposta che mi permetterebbe di volare, e questa parola ha tanti significati, mi sono seduta in salotto con il libro in mano, quel libro che tanto mi è piaciuto, ma del quale mi mancavano 12 pagine, che non leggevo per la consapevolezza del finale.

Il libro inizia con la storia di una ragazza, che compra un libro in una libreria, lo legge e si accorge che si sta parlando di lei, che i posti descritti, sono i suoi posti etc etc...  Ironia della sorte, quella pagina che non avevo iniziato a leggere, descrive me, e anche te. Parola per parola quello che succedeva, quando per poche ore, siamo stati insieme, ogni parola era uguale. Quella pagina che rimandavo a leggere da mercoledì scorso, vedi tu il destino, di quel libro che avevo comprato il mercoledì prima, il giorno dopo che pensavo di essere "viva" e pensavo di averti fatto sentire "vivo", ha prodotto in me l'effetto che cercavo!

Ho pianto e mi sono incazzata, perchè a rileggersi quando non te lo aspetti, riesci a vedere con lucidità, quanto una cosa è perfetta, e se qualcuno l'ha voluta distruggere, per stupidi giochi, insicurezze, o semplicemente follia, allora puoi avere quel cacchio di REAZIONE.

"Elabora un lutto", mi dicono loro, e io 12 ore fa le guardavo interdetta e rispondevo "E' morto dentro di me", e adesso no, adesso è diverso.

Adesso vedo tutta la cattiveria, l'egoismo, di chi si nasconde dietro la maschera del TI VOGLIO BENE, che credendo nella tua immensa comprensione, pensa di poter fare qualsiasi cosa. Rabbia e pena per chi, non ha nemmeno la coerenza di mantenere quell'atteggiamento. 
Pena per chi, la sua vita non la vivrà mai, ma tenterà di affermare il proprio ego, e la propria frustrazione, con piccoli gesti, costruiti ad arte.
Rabbia invece perchè non ti lascia vivere, per chi, nel suo marciume ti ci trascina, e con la scusa del "tu mi fai stare bene", succhia la tua vitalità. 
E solo il cielo sa quanta vitalità avevo prima di allora, e solo il cielo sa, quanto adesso non ne ho più. Io non ho più richieste da fare a nessuno.
I miei desideri sono cambiati, grazie a te, e adesso si fa strada quel sentimento, il disprezzo, che raramente ho provato, e che, mi sono vergognata di provare.
Io penso di aver solo ed esclusivamente, fatto e dato del bene, e credo che in egual misura questo sentimento verrà trasposto col suo diretto opposto, il male.

Non vuole essere una minaccia, queste ancora non so farle. Ma, sono certa che tutte quelle parole, adesso sono in mano al vento, che l'autunno è iniziato, ed è iniziato pure quello tuo dentro di me. 
Se riuscirai e uscirne vincitore, se saprai un giorno rispondere alla tua fatidica domanda con un Sì, bene sarò contenta, almeno il mio sacrificio (perchè di questo si tratta), sarà servito a qualcosa, ma  sono certa, che questo non ti accadrà.

Sarete contente che la mia diplomazia, è andata a farsi fottere... E gli specchi saranno contenti

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