mercoledì 29 agosto 2012

Così tanto...

Così tanto da far tremare il pavimento, quando quel pensiero mi sfiora; così tanto da essere felice di svegliarmi dopo quel sogno.
Così tanto che quando cammino per questo parco, umido, bagnato, vado piano piano, facendo in modo che l'acqua che sta su quei fili d'erba possa solleticare i miei piedi scoperti dalle ballerine.
Così tanto che sotto un temporale ci resterei, fradicia lì a danzare.
Così tanto che quando i motori iniziano a girare forte, poggio la testa sul mio sedile, e faccio girare i pensieri alla stessa velocità, e vorrei che quel rumore, quel getto di potenza non finisse mai.
Così tanto che vedendo centinaia e centinaia di persone, per una strada, mi chiedo se sappiano.
Così tanto che davanti al mio quadro preferito, ammutolisco, e guardo Venere e Amore, tradirsi e rubarsi tutto ciò che hanno.
Così tanto che tutto quello che facevo fino a pochissimo tempo fa, non lo faccio più, è sparito. Così tanto che il cambiamento di priorità sembra così ovvio.
Così tanto che quel mare quasi non lo riconosco, e che quel tremore mi ha spaventato.
Così tanto che quando guardo da quella finestrella, il mondo sotto di me, so di essere sopra le nuvole, lontano...

venerdì 10 agosto 2012

un post soltanto????

Mesi e mesi, di parole, taciute, archiviate in bozze mai pubblicate, mesi e mesi di cambiamento, dove, forse, il bisogno di scrivere è stato scavalcato dal bisogno di vivere.
Narrativo? No, sarebbe un romanzo, perchè negli ultimi 4 mesi la mia vita è cambiata giorno per giorno, sotto qualsiasi punto di vista, anche quelli che pensavo inaccessibili.
Ho incontrato persone, che sono entrate nella mia vita, rendendomi fiera del mio carattere, come non succedeva da forse troppo tempo. Due sorelle, una minore, rompiscatole, e una maggiore, che RYR mi ha portato via, ma che è stata una benedizione, non pensavo potessero esistere ancora persone così, eppure Miky lo è. Un altra persona importante, non definita, della quale mi sento orgogliosa, e con la quale posso essere "annoying" quanto mi pare, perchè tanto lui mi adora. Anche tu mi manchi tanto, e non vedo l'ora di poter indossare la felpa che ti sei portato via.
Ho cambiato due città, e vivo in quella città che fin da bambina, mi ha vista crescere, che ha rappresentato, tutti i cambiamenti, tutte le sfide, perse e vinte, che mi si sono presentate.
Un lavoro, che mi rende indietro tutto il sonno che avevo accumulato in questi diversi anni. Ho dovuto abbandonare quello che ho di più caro, i miei affetti, la mia famiglia, e miei amici, il mio Leo.
Ma mi piace, mi appaga, non mi pesa. Non mi pesa svegliarmi alle 3 del mattino, per avere un grooming perfetto, volare avanti e indietro, e tornare a casa, esausta, ma con una strana smorfia che somiglia ad un sorriso, perennemente stampato in viso.
Torno a casa e ripercorro i volti che ho visto, le persone con cui ho parlato. Alcuni di loro ti raccontano la loro vita, in pochi attimi, qualche altro è eccitato perchè è in vacanza, e vuole condividere con te.
C'era uno svedese, qualche giorno fa che mi sorrideva dalla poltrona del suo reserved seat 1/alpha, leggeva un libro vecchio, "i lupi mannari", era riccio, biondino, con un viso smagrito, e qualche graffio, ricambiavo lo sguardo, chiedendomi se non fosse lui stesso un lupo.
Una cinese, di ritorno da Murcia, sempre all uno alpha, la fila era vuota, prima del decollo, aveva iniziato a piangere, chiedendogli se stava bene, e portandole un fazzoletto, riesce solo a dire, mi ha lasciata l'ho trovato con un'altra.
Una signora francese, da Lourdes, con il marito, non credevano avremmo suonato la Fanfara, e chiedendole del libro che sta leggendo, rido, lei mi suggerisce di comprarlo "io sono troppo vecchia ma a te serve". Ho comprato Fifty Shades, non è stato un gran consiglio, ma credo, da come stringeva la mano a suo marito, vividamente innamorati, e dipendenti, anche se avevano passato la sessantina, cosa volesse dirmi. I bambini che riesco a calmare dandogli un bicchiere di plastica per giocare, e le mamme che mi ringraziano, e la mia profonda invidia per la maternità.
Il bambino che sapeva a memoria la Safety Demo, e che mi dice, "I wanna be a CCM".
I ragazzi in vacanza, che vedendo una crew tutta al femminile ci propongono di sposarci, e noi sorridendo, riusciamo a vendergli tutto il contenuto del bar e molto altro, e correndo nella back galley, ci sganasciamo dalle risate per la loro stupidità.
Lo scherzo fatto a quel passeggero che si è rivelato irriverente, e non ha voluto mettere la valigia sotto il sedile, ed essendo seduto inboard, ha la stupidissima idea di addormentarsi, e arrivando lì col trolley "ANY DRINKS!", e poverino si sveglia, ti guarda, e tu gli sorridi dicendo, "oh, I'm sorry about that"...
Il N.1 che si incazza perchè tutti si alzano nonostante il segnale della cintura sia ancora on, e siamo ancora nella taxyway, e dice "Passengers SIT"...manco ai cani.
Il lavoro che c'è dietro, per fare in modo che quel volo sia sicuro, e la gente che vede solo trolley bar. Lo sforzo di lavorare con persone conosciute, e di renderle parte della tua vita per quel giorno, per creare un team work. Ogni CCM che sale a bordo coi suoi pensieri, e gioco forza li lascia a terra, perchè altrimenti la giornata non finirebbe. Un Capitano che per "alleviare" il lavoro del velocissimo 25minutes tournaround mette la musica dalla Flight Deck.
Ogni giorno è diverso, ogni giorno incontro volti, che per qualche minuto entrano a far parte della mia vita, per poi sparire per sempre dietro la L1 o la L2.
Mi ha cambiata questo? Sì... Ma ha fatto ritornare anche quella che ero... Facendomi capire che ho trovato quello che voglio fare, anche se è dura, soprattutto quando scopri il "Secure the Toilet"! Ma sono brava, lo sono davvero, e porto a bordo la migliore parte di me, quella di cui tutti sono fieri, quella che ha fatto innamorare le persone di me. La parte che mi permette di scherzare con i colleghi, che a fine settore mi dicono "oggi è stato bello sentire la tua allegria ci hai contagiato". La mia tristezza la lascio a casa, la riprendo quando entro in questa stanza, orrenda, che spero di cambiare, nella "casa degli orrori"!
Ogni tanto penso al passato, ogni tanto rido di quel passato, e ringrazio tanto Micheal O'leary di non darmi troppo tempo per pensare, perchè mi sta rendendo una persona migliore...e come potrete notare sempre più modesta ;)
La principessa ha messo le ali al posto delle scarpe...
Spero di esservi mancata
C.