mercoledì 12 ottobre 2011

Nonna Nunzia

Un ricordo per adesso mi torna ,spesso in mente, e riguarda una delle persone che ha formato il mio carattere, la parte migliore del mio carattere per essere precisi.
Mia nonna Nunzia, è venuta a mancare più di 11 anni fà, ma in quei 16 anni di convivenza, credo mi abbia dato di più di qualsiasi essere umano al mondo.
L'ho sognata di recente, il suo viso piccolino e magro, con i grandi occhiali, il biondo chiaro dei suoi capelli chiusi , perennemente, nelle sue retine, le sue gambe magrissime, che ho ereditato, il suo naso piccolino e leggermente aquilino, i suoi occhi chiari, e quel sorriso.
Il ricordo che affiora alla mia mente, molto spesso in questi giorni, è lei, seduta sul divano del salotto, con la TV accesa, che mi parla della sua grande delusione d'amore.
Ricordo la sua espressione, nel raccontarmi la lettura di quella lettera, dove il suo amato la lasciava, si era sposata poi, con un uomo fantastico, il più umile della storia, mio nonno Totò.
Nonno e nonna, avevano 14 anni di differenza, sono state le seconde nozze per nonno, che però l'amava tanto, e sono sicura anche lei lo amava, perchè era un uomo tutto di un pezzo stabile, e lavorava tanto.
Nonna Nunzia, era la persona più allegra che abbia mai conosciuto, rideva sempre, ed era appassionata di Cabaret, la sua risata è qualcosa che non scorderò, mai. I suoi aneddoti li porto con me, ogni giorno, ed ho la presunzione di dire, che 27 anni fà, quando sono nata, lei mi abbia scelto, come detentrice di tutti i racconti di famiglia, una famiglia numerosa, intricata, con storie inusuali per l'epoca, e me li raccontava, quasi fossero delle puntate di una di quelle soap opera che lei amava tanto.
Vorrei essere stata come lei, vorrei riuscire ad esserlo veramente, perchè mai al mondo, ho conosciuto una persona che parlasse male di mia nonna.
E' stata la madre ideale, orgogliosa e premurosa con i suoi figli, grata a loro per l'amore che sapevano darle.
Oggi quando combino qualcosa, o quando faccio qualcosa, mi chiedo cosa sta pensando, mi chiedo se mi guarda, e la brutta risposta che mi do, è che non le piace.
Ancora oggi, tutte le volte che mi reco al cimitero, non riesco a non frenare le lacrime davanti alla sua lapide, di anni ne sono passati, ma sono convinta che se lei fosse rimasta qui, tante cose non sarebbero successe.
L'affetto dei nonni, è una cosa importante, ma l'affetto suo nei miei confronti, è qualcosa di molto più grande.
"ChiaraCaraCaraChiara", e scoppiava in quella risata sonora, a tratti acuta, per poi perderci il fiato, il suo viso si incupiva solo quando parlava di "quella storia là".
Mi manca, oggi giorno di più, ogni giorno che passa, farei di tutto per godermi un giorno soltanto con lei, perchè sono sicura che mi darebbe la serenità che mi ha sempre dato.
Come quando da piccola, per costringermi a finire il pranzo, mi prometteva "la madonnina, se lo finisci, ti manda un cioccolatino", e io mangiavo, tutto, mi inginocchiavo di fronte la Statua della Madonna del Mese di Maggio, che lei custodiva per la chiesa del paese 11 mesi l'anno, e ancora oggi non ho capito e non capisco come, scendevano dal cielo questi magici cioccolatini. Poi ci mettevamo sedute nella stessa poltrona di pelle marrone, e mi raccontava, mi raccontava di Peppina, la ragazza disabile che viveva nella stessa strada, mi raccontava di quando mia madre aveva conosciuto mio padre, mi raccontava di mio zio che troppo discolo, era stato mandato in collegio, e che era tornato buono e con l'intenzione di farsi prete, mi raccontava tante tante storie.
Mi raccontava di quella madre che lei ha amato, ma dalla quale viveva lontana, e che la domenica insieme ai suoi figli, prendeva la il treno fino a palermo, e poi anzicchè il bus, la carrozza coi cavalli, per andarla a trovare, in una grande casa, nella quale viveva col resto dei figli, scapoloni, vedove e signorine e nipoti.

In non lo so se il paradiso esiste, ma so che tu ci sei, lì da qualche parte, che mi guardi, perchè io lo sento, e vorrei che un giorno mia madre mi guardasse come tu guardavi lei, e spero che mai e poi mai, i miei occhi smetteranno di luccicare e riempirsi di commozione al tuo pensiero.

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