Riaffiori, a cadenza regolare. Ormai le conto, le volte che succede, come se dovessi annotare la frequenza di un battito.
Io con la mia vita che è distante, anzi di più, dalla tua. Rido sempre pensando, ho pure trovato, in questi anni, ogni aspetto comico di Noi. Non mi importa sinceramente sapere cosa fai, come vivi, e quando per caso lo so, non sussulto neanche più.
Era Gennaio, me lo ricordo, ti ho incrociato, nel mio giorno, quello in cui alla fine partivi sempre. Ti ho avvertito, un attimo, e come avevo preventivato a luglio, niente, sono guarita forse. Oggi è stata una canzone, di quelle nostre, che gli altri non ascoltavano, ma che tu ci costringevi a sentire, con la tua superba voglia di essere anticonformista, rendendoti il migliore dei conformisti.
Due letti, divisi da un separè e noi due, uno ai piedi e uno alla testa, e quella musicassetta, un colore, il blue, ovviamente discutiamo, e tu che mi dici che ho sbagliato, come sempre; forse da allora ho preso a dirlo anche io agli altri. Mentre lo dici, vedi i miei occhi, sono umidi, e allora ti avvicini, cambi discorso, come hai sempre fatto, e mi costringi ad alzarmi, e a leggere un articolo di giornale, mi porti i biscotti e ridiamo, io guardo le tue occhiaie, e ti prendo in giro, le ho anche io adesso sai?
Perchè eravamo legati? Eravamo troppo diversi! Ti ricordi? Io volevo fare l'ochetta, bella e alla moda, tu ti ostinavi a fare il Nerd! Quanto di quel tempo abbiamo passato distesi, sfiorando appena le dita? C'erano ore di silenzio, di odori, e di immagini, solo nostre, solo per sempre nostre.
Adesso che non è più un peso pensare a te, vorrei, forse, vederti, parlarti, cosa ti ricordi tu?
So perfettamente che mi rinfacceresti quella domenica di fine maggio, lo so ma è così, e mi rinfacceresti di essere "dietrologica", e i tuoi occhi diventerebbero piccoli e acquosi, dalla furia, e balbetteresti, come facevi solo con me, e per me saresti insicuro, l'unica al mondo che ti abbia mai visto insicuro, e ci prenderemmo un caffè questa volta, io accenderei la sigaretta, e tu credo un sigaro, ci starebbe nel tuo essere anticonformista snob, con mocassini di pelle rovinata, barbour puzzoso, e mont blanc al tuo seguito.
E sentire quell'odore di zagara, misto a pino, un odore acre ma tuo... e tu? Cosa sentiresti?
ciao pensiero ci rivediamo tra circa 3 mesi...
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